Caterina costa la nave dei misteri by Marco Liguori

Caterina costa la nave dei misteri by Marco Liguori

autore:Marco Liguori [Marco Liguori]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2023-05-29T22:00:00+00:00


Le considerazioni del Prefetto e del Questore

In una sua comunicazione al Ministero dell’Interno, il Prefetto Vaccari espresse una serie di precise osservazioni sulle mancanze rilevate nella vicenda. «Circa le contingenze di fatto che hanno proceduto ed accompagnato il sinistro devo astenermi dall’esprimere giudizi di carattere tecnico perché esulano del tutto dalla mia competenza ed attribuzioni. Devo fare però presente alcune precise considerazioni:

1°) L’imprudenza con cui si sono praticati nel porto – il caso del “Caterina Costa” non è il primo – carichi misti di carburanti ed esplosivi»(34). Il rappresentante governativo accennò alla lettera ricevuta da Tirone, comandante dei Vigili del Fuoco, che richiamava l’attenzione delle autorità marittime italiane e tedesche su questa procedura di carico molto pericolosa: «Il Comandante dei Vigili del Fuoco mi ha esibito una lettera da lui inviata in data 7 marzo alle Autorità marittime italiane (Capitaneria di porto e Commissariato imbarchi) e tedesche per richiamare la loro attenzione sui gravi pericoli che sarebbero potuti derivare da tale sistema di cose: solo il Comando germanico ritenne peraltro di rispondere dando affidamenti, mentre nessuna risposta pervenne dalle nostre autorità»(34). Al pari di Cavagnari, anche Vaccari richiamò «[…] inoltre l’attenzione sulla circostanza che il “Caterina Costa” era ormeggiato con la prua verso terra, mentre per carichi pericolosi sarebbe prescritta, a quanto si afferma, la posizione inversa; che il piroscafo era circondato da altre due navi e varie chiatte con pregiudizio tanto per esse medesime che per eventuali manovre per il suo rimorchio al largo; che infine, sebbene il carico fosse stato ultimato fin dal 26, non si era provveduto a trasportare la nave presso la Diga Foranea, ove sembra, a quanto si afferma andrebbero ormeggiate, per determinazioni della Commissione di allestimento, le navi cariche in attesa di partenza»(35). Il funzionario governativo aveva dunque esposto un particolare molto grave: si sarebbe dovuto attraccare la nave in una posizione più lontana rispetto ai moli portuali collegati alla terraferma, un’accortezza che in caso di esplosione avrebbe potuto creare meno danni alle installazioni portuali e alla città. Proprio nella sua relazione a Vaccari del 29 marzo, il Questore Lauricella spiegò il motivo di questa mancata osservanza della prescrizione della Commissalles: «Pare che questa disposizione non venga sempre osservata, perché il personale di bordo sarebbe costretto a prendere imbarco sul piroscafo e a restare bloccato fino alla partenza, a meno che non trovi modo di farsi portare a terra da qualche motoscafo o da qualche altro natante con perdita di tempo e sciupio di benzina»(36).

C’è un altro punto su cui il Prefetto concorda con quanto esposto da Cavagnari nell’inchiesta ufficiale: «2°) Nulla si fece per affondare la nave allagandola, allorquando in un primo tempo la portata dell’incendio avrebbe potuto forse consentirlo, mediante apertura delle valvole di sicurezza che stanno presso le macchine. Ed ammesso che questa operazione fosse impossibile per i bassi fondali non si tentò neppure di prenderla a rimorchio per portarla in alto mare, cosa che, forse avrebbe potuto avvenire con una certa agevolezza, in quanto la nave non era ancorata ma ormeggiata con gomene facilmente tagliabili»(37).



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